I testi delle canzoni

L'avvento di Ultér

Flipper cosmico

Maggio 2024 - Sinonimi Trasversali

Massa rotante nel vuoto siderale,

un cuore algido che brucia senza posa,

crosta gelata crateri come sfregi.

Mai respirate atmosfere velenose,

prole di muti impatti figlio non voluto,

tanto più audace di molti tu sei stato.

Vaghi incerto nel vasto flipper cosmico

mosso da un algoritmo astruso ma solerte,

ansia di molte razze aliene trapassate.

Sempre privato di un'orbita accogliente,

tratto da mille soli splendidi e vigliacchi,

ere che passano in istanti senza fiato.

Dopo che l'ultima spinta di un titano

ti ha innestato sull'estrema traiettoria,

ora soltanto un velluto senza luce.

Oltre la pece che è fredda ed inerte,

piccola forma tonda che ingrandisci piano,

bianco e celeste confetto nel mirino.

Corpuscoli invisibili

Agosto 2023 - Sinonimi Trasversali

Noi

con occhi sintetici guardiamo in su,

vogliamo capire l'universo ma

sappiamo che

non sempre si può,

è inconoscibile.

Su

c'è un gran viaggiatore al capolinea,

divora paesaggi e non li rende più

così farà,

con furore stupido,

Senza coscienza.

Sai

che l'uomo è perso nella sua vanità,

un figlio illegittimo del caos che

lo troverà,

pensandolo futile,

con cieco scrupolo.

Ma

l'idea dei tuoi occhi che mi guardano

rimane nel tempo che è ridotto ormai,

sempre sarai

fissata negli anni

tra i più felici.

Tu

sei stata l'impatto più deciso sai,

un dolce scheggiare la mia vita che

si compirà

nel cantar di te

del nostro amore.

Poi

saranno corpuscoli invisibili,

le note su un rigo interminabile

faranno si

che il cosmo saprà

di quel che è stato.

Working man

Ottobre 2023 - Sinonimi Trasversali

Fin dalle sei del mattino

l'asfalto mi brucia il pensiero,

fumo greve

sale lieve,

umidità che mi sfianca

sento che l'anima arranca.

Vedo il rullo che preme,

polvere nera che muore,

il solvente

scende piano,

sfrigola sul manto scuro

fa il suo sporco lavoro come me.

Mondo oleoso e fumante

sa di catrame e benzina,

birilli a strisce

i suoi confini,

guardo le auto in colonna

camicie pulite al volante.

Passano lenti fantasmi

mi guardano senza vedermi,

uomo arancio

senza scampo,

guardo la forma nel cielo:

oggi è più grande di ieri ormai lo so.

Il caposquadra mi parla

la voce un sibilo amaro,

dice che

tocca a me,

metto in azione il martello,

sfiguro sabbia e cemento.

Sento vibrare le braccia,

il sole mi pesa sul collo,

un frastuono

fragoroso

rende più muto il mio mondo,

l'unica cosa reale che c'è qui.

Sei certo che serva l'asfalto?

Sicuro che giovi il solvente?

Chiedo a te,

chiedo a me,

Lo sai dove porta la strada?

Dal cielo una sola risposta.

Non ci saranno più rulli,

non batteranno martelli,

via le auto,

le camicie,

solo uno schianto e un rumore:

non cambierà più di tanto, non per me.

Notturno

Agosto 2023 - Sinonimi Trasversali

Mille occhi

sopra al lago

uno ad uno

si stanno spegnendo.

Sono sola,

nella notte,

guardo il buio

e lui guarda me.

Ma c'è l'occhio più grande

che bacia le onde,

ne frastagliano il bordo

in serpi lucenti che scappano via.

Come lame

senza filo

lo colpiscono

con spuma blu.

Quanta pena

sento per loro,

quanto inane

lo sforzo m'appare.

Poi le nubi lontane

lampeggiano in cielo,

forse piangono lacrime

per un destino che non hanno scelto mai.

L'aria è ferma

(non c'è vento),

dentro agli occhi

si fissa il ricordo,

il mio sguardo

vaga bugiardo,

ogni poco ritorna

sul lago.

Dentro l'occhio adesso

ci vedo i dettagli,

come un bel mappamondo

che annienta la mente che non è più mia.

Mille occhi

sopra al lago

uno ad uno

si stanno spegnendo.

Sono sola,

nella notte,

guardo il buio

E lui guarda me.

Le grandi manovre

Agosto 2023 - Sinonimi Trasversali

Tutti impettiti al convegno noi stiamo,

ora sta a vedere che cervelli che abbiamo,

noi il miglior prodotto della tua società,

non ci spaventiamo per le criticità.

"Si potrebbe fare uno scudo spaziale,

se il pianeta arriva lo possiam settacciare,

tanti forellini sopra come un colino,

sulla terra cade par farina in giardino".

Si spellano le mani ma son solo due o tre,

un altro che dormiva si domanda che c'è,

prende la parola un gran ministro che è la,

quel che s'è svegliato ora dorme di già.

"Se Bruce Willis con la bomba tosto lanciamo,

sul pianeta arditi dopo la detoniamo",

ma uno delle major grida "non sia mai!

I fatti della trama hanno il copyright".

Un uomo in bianco invita tutti quanti a pregare,

da due mila anni noi sappiam giudicare,

si alza giubba rossa parla sempre per sé,

"invochiamo la coscienza collettiva del Ché".

Il capo di qualcosa dice con gran vigore,

"la congiunzion politica è a nostro favore,

vogliamo trasparenza sugli eventi occorsi,

perché non affrontiamo la questione rimborsi".

Un altro salta in piedi e urla fino al rossore,

"con questa baggianata ci scordiamo il mio fiore,

io lotto per le ortensie della varietà blu,

e prendo atto che non vi interessano più".

Un ploton di dita medie s'alzan come in partita,

ma quello già percorre il corridoio d'uscita,

va verso la sua spider che è di gran cilindrata,

consuma olio e diesel come una corrazzata.

Uno che è in disparte sbotta "che confusione,

un'altra volta vedo di balzar la riunione,

e poi m'avevan detto che ci fosse il buffet,

se becco il segretario lo degrado a lacchè".

Un professore prende appunti ha un'aria un po' scossa,

corregge poi sé stesso con la sua biro rossa,

rilegge il foglio ma lo scritto per troppo sciapo,

e strappa tutto in fretta cominciando daccapo.

Arriva il boss che è politicamente corretto,

saluta tutti senza valutarne l'aspetto,

sorrisi e baci manda in più d'una direzione,

sbandiera sempre il suo pallino per l'inclusione.

Sostiene l'uguaglianza ritto sopra al parquet,

ne sta scrivendo un saggio con la stilo Cartier,

ha otto cameriere uno chef e due autisti,

la Digos gli assicura che non son comunisti.

Tutti impettiti si comincia a votare,

non sappiam per cosa ma ci piace imbucare,

vieni anche tu e se il disastro verrà,

avrai ben visto il meglio della tua società.

Il rifugio

Giugno 2024 - Sinonimi Trasversali

Sul prato verde sarà il mio rifugio,

lui di sicuro saprà scacciare il male che è qui.

Io da bambina giocavo agli indiani,

dopo le lotte tra noi gli yankee andavano via.

La tenda in ombra ascoltò le nostre voci,

racconti epici che, poi, ci riempivano i sogni di eroi.

Occhi tondi e neri, eri la più bella tra le squaw.

Dentro ai nostri ieri, ti imponevi ai tramonti come in un poster retrò.

Occhi tondi e neri, sei un ricordo vago come un déjà-vu.

Splendida com'eri, osservavi sorridendo il sole che affondava nel blu.

Voglio che torni da me quel mondo strano,

fatto di nuvole blu accese all'alba per noi.

Con gli occhi chiusi starò ad aspettare,

sotto a una tenda in bambù che ha troppi buchi però.

Ci spero tanto ma so che questa volta,

i lunghi coltelli spietati avran la meglio su me.

Occhi tondi e neri, eri la più bella tra le squaw.

Dentro ai nostri ieri, ti imponevi ai tramonti come in un poster retrò.

Occhi tondi e neri, sei un ricordo vago come un déjà-vu.

Splendida com'eri, osservavi sorridendo il sole che affondava nel blu.

Orso che Sogna eri li, mio dolce amico,

chissà se ora anche tu hai un rifugio per te.

In questa vita che poi ci ha separati,

penso alle risa che fai immaginandoci 'noi'.

Ma questo rombo lassù mi mette ansia:

stringo la mano un po' più sulla pistola che ho qui.

Occhi tondi e neri, eri la più bella tra le squaw.

Dentro ai nostri ieri, ti imponevi ai tramonti come in un poster retrò.

Occhi tondi e neri, sei un ricordo vago come un déjà-vu.

Splendida com'eri, osservavi sorridendo il sole che affondava nel blu.

Estremo pensiero

Luglio 2023 - Sinonimi Trasversali

Sospesa nel vento

da un buco nel cielo

traggo perplessità.

Liquame vetroso

s'appiccica agli occhi

che vedono scie.

Sul Colle d'amianto

disintegro accordi

calpesto rimpianti.

Sul mar di metallo

si ossida il tempo

urlando bisbigli.

Tu che respiri l'ombra,

sai come muore un sole?

In fondo alla luce

c'è un mantello nero

cavalca catrame.

Tra pallido fumo

io schermo il mio viso

con mani inquiete.

Più in alto nel grigio

lampeggia nel gelo

le nubi tra noi.

Arioso lontano

giaciglio divino

ma non reggerà...

Tu che respiri il sole,

sai come muore un'ombra?

Poi l'aria sfinita

si strappa nel mezzo

sipario sgualcito.

Con l'ultimo sguardo

si vede lontano

l'artiglio nel cielo.

Affida al Grecale

l'estremo pensiero

chi risponderà?

Sospesa nel vuoto

con gli atomi a pezzi

mi sfugge il suo canto.

Tu che respiri il sole,

sai come muore un'ombra?